Ottimo piazzamento per il Team PEDINI-IRET all' ABU DHABI Adventure Challenge
Nell'ultimo appuntamento dell'anno per il Team parmigiano PEDINI -IRET è stato protagonista negli Emirati Arabi all'ABU DHABI Adventure Challenge, il più importante Raid multisport dell'intero circuito con un montepremi di 250.000 dollari.
I migliori Team al mondo, provenienti da venti nazioni, si sono confrontati nei sei giorni di gara, su un percorso complessivo di circa 4o0 km. e un terreno decisamente impegnativo.
Partenza da Abu Dhabi con un triathlon (bici, corsa e nuoto) di 25 km. e poi una lunga sezione di kayak di 90 km.
fra mare e mangrovie nelle lagune blu turchesi disseminate di isolotti. Successivamente i team composti da quattro atleti (fra cui era obbligatorio inserire una donna), hanno proseguito con una sezione di corsa orientamento non-stop di 120 km. nel deserto di Rub Al Khali, conosciuto come il deserto più grande al Mondo, equivalente alla superficie totale di Francia, Olanda e Belgio. Senza dubbio la sezione più dura ma anche la più straordinaria fra le dune rossastre e immense che si aprivano di tanto in tanto su ampi spazi salati un tempo occupati da acque.
A seguire due sezioni di mountain bike per un totale di 90 km. su piste battute sempre nel deserto. Questa fase della gara che sulla carta appariva come la più agevole, si è invece trasformata in un “girone dantesco” con il forte vento
contrario e la tempesta di sabbia che in alcuni momenti riduceva la visibilità a pochi metri e ricopriva la pista.
Dopo queste sezioni, che registravano il ritiro di alcune squadre, fra le quali anche quella capitanata dal campione tedesco Faris Al-Sultan, uno dei più forti triathleti al mondo, già vincitore dell'Ironman delle Hawai, l'ultimo giorno di gara iniziava nel buio della notte, con una corsa orientamento di 20 km. e la scalata di un canyon (dislivello 800 mt.) per raggiungere la cima di Djebel Hafeet, che con i suoi 1340 m. è la cima più alta degli Emirati Arabi.
Una grande discesa in mountain bike di 37 km. conduceva i team superstiti alla città storica di Al Ain dove un epilogo di corsa a piedi di pochi chilometri permetteva di raggiungere l'arrivo a Jahili Fort uno dei monumenti storici più emblematici del Paese.
Passare la linea dell'arrivo in una competizione di questo tipo è già un buon risultato, ma Roberto Mattioli, capitano del Team Pedini-Iret, composto da Michele Sartori, Marco Ponteri e Anne Marie Charest, è decisamente soddisfatto del 29° posto raggiunto nella classifica generale. “Penso sia una delle nostre migliori prestazioni in assoluto, al di là di vittorie e piazzamenti di prestigio già ottenute. Il livello dei Team era veramente molto alto e riuscire a mantenere certi ritmi, rimanere sempre nel cuore della corsa, fianco a fianco di questi atleti professionisti è stato per noi un grande stimolo. Il nostro obiettivo era di arrivare fra le 30 squadre premiate che si spartiscono il montepremi e ci siamo riusciti” . I vincitori sono stati i neozelandesi capitanati da Richard Usser, sicuramente il miglior Team al Mondo degli ultimi due anni, seguiti dall' altro Team neozelandese ADCO e dai francesi del Team Vibram-Sport 2000.
Per il Team Pedini-Iret, un gran finale di stagione, dopo le vittorie dei Raid all'Isola della Rèunion e di Bergamo, il decimo posto in Coppa del Mondo a Raid in France ed i piazzamenti al Raid del Mercantour. |