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URBAN RAID

19-20 settembre 2009

Bergamo

report di Marcello Parmigiani

 

www.urbanraid.it

Urban Raid Bergamo - report di Marcello Parmigiani


La città diventa giungla e si trasforma in un campo di gara.
ed è cosi che si è svolta la prima edizione di questa bellissima gara nella splendida cornice della città di Bergamo e dei suoi colli, ben 43 le squadre di tre persone, per un totale di 129 atleti che si sono sfidati in un contest di varie prove fisiche e di strategia. Noi abbiamo partecipato con il team M6-sport, composto da Federica Friz, Stella Varotti e me.

Lo start è stato molto scenico: allo sparo un plotone in corsa ha raggiunto le MTB e tra spinte e impatti siamo partiti con la prima prova.

 

Un percorso di circa 20km tra i colli Bergamarschi: dopo un tratto pianeggiante iniziavano le prime salite su sentieri fangosi e viscidi che costringevano tutti a portare le bici a spalla si passava poi a tratti di asfalto che portavano la chiusura a tempo del primo percorso al punto di partenza in città alta.

In questa fase si poteva scegliere un percorso aggiuntivo che dava un bonus di 30 minuti al tempo totale di gara.

All’ arrivo della sessione di bici partiva la corsa a piedi, che consisteva nel raggiungere il lato opposto della città il prima possibile per fermare il tempo nel cancelletto della seconda prova, qui ci aspettava una calata di 30 mt in corda dalle mura in contemporanea per ogni team.

Ripartiva poi il tempo in una corsa orientamento con 10 punti obbligatori da trovare in circa 5 km tra i vicoli della bellissima città alta, dopo aver ricevuto la mappa si cercavano le lanterne numerate che andavano fotografate con l'obbligo di avere lo scatto con almeno due componenti  della squadra pena la squalifica, questo dava un bonus di 2 minuti per ogni punto trovato. Ottima la nostra perfomance grazie anche a Stella esperta in orientering.

 

Si proseguiva poi nella corsa in un terreno misto di fango e asfalto di 10 km che riprendeva alcuni tratti del percorso di mountainbike. Anche in questo caso c'era l'opzione di poter guadagnare 130 minuti di bonus aggiungendo un tratto di 8km con un guado in un piccolo torrente dove l’acqua arrivava alla vita.

La prova successiva era la teleferica che consisteva nello scivolare per 200 mt attacati a un cavo che collegava due dei bastioni delle mura di Bergamo sospesi a 40 mt di altezza. Una prova divertentissima e che regalava un panorama spettacolare e insolito.


Una vera e propria avventura cittadina con un'ottima organizzazione .

 

la notte prima della gara

 
     
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