Diario di bordo - 2007
cambogia

La cambogia. Un posto che ti riempie. Non e' per niente turistico, e anche nella cittadina di Siem Reap che e' vicino al piu' grande complesso religioso del mondo sono davvero pochi i turisti che si incontrano.

Il gruppo era grande al punto giusto per fare di un viaggio una bella esperienza. Chi c'era? Io ovviamente, poi Federico, Filippo, Pietro, Andrea (italiani), Solomon, Iorgios (greci), David (Svedese), Pallavi (indiana), Joao (portoghese). Si, caso vuole che facessimo per la maggioranza parte di quello che alcuni prof chiamano "Club Med Countries"!

La partenza e' felice: l'areo parte alle 06:00 della mattina di venerdi -ebbene si' lo ammetto, ho saltato una lezione!- e nonostante mi fossi ripromessa di andare a nanna presto, i soliti 24 trilioni di lavori individuali e di gruppo mi avevano costretto ad avvicinarmi al letto solo all'una di notte...poco male, saliamo sul taxi e scopro che 3 persone non hanno dormito affatto per finire i "compiti"! Ah, piccola chicca: Pallavi non riesce a trovare il passaporto. Poi 20minuti prima del decollo la vediamo arrivare! Evviva. Il gruppo e' pronto.

Arriviamo in aereoporto di Siem Reap e poco prima di atterrare mi accorgo del motivo per cui ovunque sta scritto di portarsi un buon antizanzare: e' tutto risaie (e per fortuna che noi arriviamo nella stagione secca!). Come d'accordo con l'ostello presso cui avevamo prenotato (qui si chiamano guest house) arrivano i taxi per prelevarci. Taxi? Sono dei romanticissimi simil-tuc-tuc. In 4 su ciascuno capiamo velocemente perche' la maggior parte delle persone in motorino ha la mascherina che copre la faccia (o anche un pezzo di carta igienica colorata!) la polvere che c'e' sulle strade non e' indifferente.

Arriviamo a destinazione, scarichiamo prendiamo una guida e un pulmino e ci dirigiamo verso il villaggio galleggiante del lago Tonle Sap, il piu' grande nel sud-est asiatico. No, non immaginatevi i colori del mercatino di Bangkok. Qui i colori vanno dal beige al marrone rossiccio. Anche le case (non galleggianti) che abbiamo visto prima di arrivare al lago sono tutte fatte di bambu' e foglie. Sono tutte molto simili, piu' o meno grandi, ma con il piano terra aperto a 4 lati dove solitamente cucinano (e che funge un po' come la nostra cantina) e un unico primo piano dove la gente dorme e mangia. Per terra c'e' la... terra. Eppure e' tutto molto pulito, la scopano ogni giorno (immagino anche per aver una migliore visibilita' su eventuali ragnetti e serpenti). La guida ci confida anche che in cambogia mangiano gli insetti ed in particolare il "big black spider" grande come un pugno e che cotto ha un sapore simile a quello di un pollo. Purtroppo (!) non abbiamo occasione di provarlo. Il motivo per cui mangiano questo ragno e' semplice: in cambogia la gente e' povera e lo stomaco in un modo o nell'altro se lo devono riempire. E' vero, la gente e' povera. Le case sono tutte fatte a mano. Poche sono le persone che hanno la possibilita' di farsela in muratura. Anche la nostra guida ha una casa di bambu' e foglie (che ci permette anche di visitare). Le persone vanno scalze per il 95% al di fuori di Siem Reap (ma anche a Siem Reap si vedono persone scalze).

Arriviamo a Tonle Sap, il piu' grande lago del sud est asiatico. Se l'acqua del lago di como mi sembrava brutta perche' nera, qui e' peggio: e' un marrone rossiccio completamente opaco. Simile a fango. Eppure i bambini ci giocano e gli adulti ci si lavano! Nel barchino che abbiamo preso non ci sono giubbotti salvagente. Poco male, tanto secondo me se cadi in quest'acqua non hai molte speranze comunque! Nel lago non ci sono solo abitazioni galleggianti, ma negozi, chiese, scuole e anche parco giochi! Ora (giugno) e' la stagione secca, con la stagione delle piogge il lago si alza di 12m! (almeno cosi' ci diceva la guida) e tutte le case galleggianti si spostano verso la nuova riva. Visitiamo anche la scuole. Le persone sono veramente tutte gentili. Solo nei posti turistici o all'uscita dei templi c'e' la nenia delle persone che ti chiedono un dollaro per le cartoline, per dei flauti di bambu, per dei pupazzetti di foglie: "uan dolla, uan dolla"...

Al ritorno ci siamo fermati presso la casa della nostra guida che ci ha fatto sentire un po' di musica suonata con uno strumento a corde, simile a un violino ma solo con due corde. E' bravo, suonava anche in un gruppo, poi ci ha ripetuto piu' volte che ha dovuto smettere perche' la moglie diceva che con la musica non si guadagnava abbastanza per mangiare. Ora insegna anche inglese (stentato ma pur sempre meglio di quello di tanti altri) durante il pomeriggio ad adulti ma soprattutto bambini.

Ah un'altra cosa, qui tutti usano le amache per dormirci e per farci i pisolini pomeridiani. Pochissimi hanno un letto (ovviamente non mi riferisco al materasso, oggetto molto raro e sicuramente costoso) tutti usano l'amaca.

panorama dall'aereo ...e siamo nella stagione secca!
taxi dell'albergo
falegname con viso coperto per la polvere (come tutti)
sulla strada per il lago tonle sap
tutte le case sono rialzate e con un'unica grande stanza
immagini dal lago tonle sap - barche in rada!
centro ambientale
chiesa
supermercato!
negozio di biancheria
ospedale
commissariato di polizia
maestra davanti al parco giochi
raccolta differenziata di cartoni?
scambi
incontri
graziosa casetta con fiorellini
dentro la scuola galleggiante
cosi' ci si diverte: qualche tuffo
un bagnetto
meglio non cadere qui dentro!
coccodrillini simpatici
un altro pezzo del villaggio lontano dalle rive
il lago tonle sap
la scuola di inglese sotto la casa della nostra guida
la sua cucina
una delle sue figlie
tutto viene fatto con bambu' e vegetali, anche le legature!
la nostra guida e il suo strumento musicale

Nel pomeriggio ci spostiamo ad Angkor una zona con circa 40 templi. Il complesso religioso piu' grande del mondo. La guida non si capisce molto quando parla, e nonostante la sua buonissima volonta' comprendiamo 3 parole ogni 10, vabbe', in fondo e' gentile ed e' bello fare della beneficienza a chi ne ha bisogno! Il costo del biglietto e' stratosferico: 20 USD. Qui tutti usano i dollari americani per acquisti turistici e non. Mangiamo un boccone e poi entriamo dentro il primo tempio: Angkor Wat (Wat significa tempio). Fantastico. Ci saranno oltre 42 gradi e un'umidita' che singapore ci sembra secca in paragone e stiamo camminando ciascuno con una bottiglia d'acqua da 2 litri! Pero' almeno c'e' pochissima gente in giro! Il templio mi piace. Doveva essere una meraviglia nel pieno del suo splendore. Questo complesso e' stato costruito intorno al 9°-11° secolo. Qui attorno ci vivevano 1milione di persone (a detta della guida) poi un re decise che era venuto il momento di traslocare, anche per allontanare le persone da questa religione (mi sembra induista) e spostarsi da un'altra parte, e cosi' questa zona entro' in decadenza, finche' nel 1924 e' stata riscoperta da un archeologo tedesco. Una volta era ricca di oro e acqua. All'interno dei templi quelli che ora sono delle buche di anche 10m o piu' per 4m di profondita' erano riempite d'acqua. Nel 1924 invece tutta la zona era ricoperta di giungla. Per salire sulla cima dei templi a volte e' necessario salire su per una ripida scalinata che ricorda quelle di alcune piramidi messicane.

Anche la domenica visitiamo Angkor e vediamo 7 templi. Ma ce ne sono tantissimi, e tutti molto belli o perche' tenuti bene o perche' avvolti nella giungla o per gli intagli elaborati...

Sabato abbiamo visitato i templi di Angkor Wat e Ba Kaent mtn. Domenica abbiamo visitato nella mattina i templi di: Banteay Srei, Banteay Samre, Ta Prohm (il templio dove e' stato girato il film Tomb Raider), nel pomeriggio abbiamo visitato i templi di: Bayon, Baphoan, Phimeanakas, Terrace of Elephants.

angkor wat panorama
angkor wat suora (le suore vestono di bianco)
angkor wat monaco buddista con scritti religiosi

angor wat parte dei 900m di bassorilievo che
descrive la storia del mondo secondo gli induisti

io sul tempio di angkor wat
una delle tante piscine
il gruppo
spiritualita' e materialita'
angkor wat monaco in meditazione
ma per salire in cima? cinesi all'arrembaggio
federico che e' arrivato in cima
io alla base della scalinata con il mio fantastico cappello di paglia
l'uomo di schiena si e' fatto curare con la medicina tradizionale
Ba Kaent Mtn - turisti a vedere & fotografare il tramonto
in quale ristorantino ceniamo stasera?
2° giorno andando verso i templi
banteay srei
banteay srei
banteay srei
indiana jonesS
banteay samre
banteay samre
ta prohm
io sotto l'albero!
bayon
bayon
bayon
phimeneakas
     
     
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